Il Pellegrinaggio a Piedi
Il dato che differenzia l’esperienza religiosa di Vallepietra da altri luoghi di culto è la persistenza del pellegrinaggio a piedi. Nelle magiche notti del plenilunio dopo Pentecoste decine di migliaia di persone si incamminano dai propri rispettivi paesi per raggiungere alla vigilia della solennità della Trinità il santuario. Dal versante ciociaro, come da quello sublacense o ancora da quello abruzzese sono decine e decine le “compagnie” che si inerpicano per i monti, guidate dal caratteristico stendardo finemente decorato che viene portato da coraggiosi vessilliferi, senza temere la fatica, né il caldo, né tantomeno la pioggia. Colpisce la folla di persone che affronta i disagi di ore e ore di cammino, oltre alle notti da trascorrere all’aperto, pur di non mancare a questo appuntamento atteso per tutto l’anno.
Il paesaggio incantevole della valle solcato dal fiume Simbrivio e da innumerevoli torrenti e piccole cascate, ha ispirato una strofa della lode alla Trinità, dove si fa menzione della massa di persone che accorrono, quasi facendo il paio al fluire ininterrotto delle acque. Il pellegrinaggio alla “Santissima” riesce a incidere sulla singola persona pur all’interno di un gruppo di riferimento (la “compagnia”) proprio perché si esprime attraverso un linguaggio antico ma semplice, e seguendo modalità arcaiche, ma non per questo meno capaci di parlare all’uomo di oggi.